26 agosto 2013

Incentivi statali per assumere un Manager disoccupato??!



Domanda:

Ma che razza di manager è uno che non riesce a ritrovare o tenersi il posto di lavoro?





[ questo post è realizzato da un estratto di una discussione tenutasi sul mio profilo facebook ]


Alessandro A.
"Forse è un manager la cui azienda ha chiuso per colpa della crisi, e forse il mercato in cui lavora è fermo..."

Massimo Rosa 
"Se tu avessi un’azienda a che ne affideresti la gestione: ad un manager che può dimostrare risultati, esperienza e merito oppure ad uno disoccupato che chiede di essere assunto per pietismo ed incentivi statali?

Alessandro A.
"Se io avessi un'azienda sicuramente assumerei un manager capace e che mi garantisca i massimi risultati! Il problema però è un altro: in questo momento è difficilissimo trovare un'azienda che assume! Se ci sono 100 manager disponibili e sole 10 aziende che ne cercano, molti restano senza lavoro non per incapacità, ma perché di lavoro non ce n'è! Credo quindi sia giusto che il governo si impegni a garantire agevolazioni alle aziende che si impegnano ad assumere!
In un momento come questo, parlare addirittura di pietismo mi sembra alquanto fuori luogo..."

Mara A.
"Magari ha lavorato anni per qualche azienda poi fallita non a causa sua ma di qualche ladrone!"

Alberto L.
"Io invece trovo assurdo sperare che sia il governo a risolvere le problematiche occupazionali, tanto più le singole situazioni. Noi siamo gli artefici del nostro successo/insuccesso. Non é vero che lavoro non ce n'è, é solo pieno di gente che non ha voglia di fare nulla.....
L'era industriale é morta, prima la gente se ne accorge e prima riuscirà a superare la crisi, che altro non é che l'opposizione al cambiamento. Un tempo era diverso e il laureato aveva veramente un posto dirigenziale. Oggi un laureato é abilissimo a friggere patatine da McDonald's....oppure é un campione di monta/smonta all'Ikea.... Il percorso formativo di oggi ci porta solo ad essere dei moderni schiavi...e ad aspettare un intervento esterno. Un manager capace non ci mette molto a scalzarne uno incapace. Un manager capace é formato, ma non in una università."

Alessandro A.
"Vai a dirlo a quelle centinaia di migliaia (se non milioni) di persone che sono rimaste a casa da un giorno all'altro e che non trovano nulla..."

Massimo Rosa 
"@alessandro - Stiamo parlando di Manager e Dirigenti d’azienda e non di operai o semplici impiegati dei quali destini a causa della crisi purtroppo non possiamo far altro che leggere sui giornali.
Il mio post si riferisce alla recente decisione del Ministero del Lavoro che stanzia 10 milioni di euro con l’operazione “Manager to work” illudendosi di incentivare così l’assunzione di manager e dirigenti, che invece corrisponde all’ennesimo spreco di denaro pubblico.
Tutto il progetto è una contraddizione in termini e chi pensa il contrario non può che essere disinformato o peggio in malafede.
Un Manager è pagato per proporre soluzioni, risolvere problemi e traghettare l’azienda dalle acque burrascose della crisi in quelle più tranquille di nuovi mercati.
Quale attendibilità può avere un leader d’azienda che non è in grado di pensare alla sua sopravvivenza professionale?
Con quale serenità l’imprenditore potrebbe mai affidargli la vita ed il futuro non solo lavorativo di centinaia o magari migliaia di lavoratori dipendenti?
Meglio ancora: se tu fossi un dipendente vorresti che la tua azienda fosse guidata da un leader capace e determinato assunto e selezionato fra decine di pretendenti o da uno che è stato inserito in azienda esclusivamente per accedere ad uno sgravo fiscale?
Il flop (operativo) delle società di ricollocamento (outplacement) parla chiaro: i manager disoccupati spesso impossibili da ricollocare."

Massimo Rosa 
"@anna, giorgio e jak - Se proprio avessi dovuto investire 10 milioni per incentivare l’occupazione li avrei destinati a settori più dinamici e propulsivi.
Nonostante tutto in Italia ci sono ancora persone che riescono a fare impresa, nonostante tutto!
Giovani entusiasti e determinati che inseguono sogni ed idee spesso innovative tramite le quali realizzano delle meravigliose start up e che sviluppano a loro volta nuovi posti di lavoro.
Mentre l’industria e le grandi aziende licenziano e licenzieranno ancora, ci sono piccole o spesso addirittura “micro” imprese che in controtendenza individuano nuovi mercati, sviluppano nuovi prodotti o anche solamente nuovi “modi” di fare cose tradizionali ed ottengono successi planetari.
Queste imprese sono guidate da persone di talento che non avranno mai bisogno di cercarsi un lavoro o tanto peggio di ricorrere ad incentivi per farsi assumere, perché troppo occupate a sviluppare il futuro nel quale noi e i nostri figli andremo a vivere.
Magari assumendo nel frattempo alcuni di quei manager disoccupati ed impiegandoli in mansioni certamente meno strategiche."

Alessandro A.
"Si in effetti per i manager forse funziona diversamente, e quei 10 mln potrebbero essere impiegati per incentivare le start up. Anch'io un annetto fa ho lavorato ad un progetto per una nuova attività commerciale in centro a Milano, ma senza finanziamenti e/o investitori, si è arenato tutto..."


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